La necessità di essere in grado di proporre ai clienti soluzioni di packaging e POP per il retail nuove e differenzianti, ci ha portato a strutturare un comparto, trasversale alle varie funzioni da cui attinge le risorse (commerciale, tecnico e progettazione di prodotto) organizzato in modo coerente ed efficiente per dare le risposte giuste ad un pubblico che ha bisogno di sempre maggiore professionalità. Ringraziamo Infopackaging per aver ben focalizzato l’iniziativa.

Da qualche tempo in ICO c’è un nuovo laboratorio

di idee che “riscrive” l’imballaggio secondario. Si chiama ICO LAB ed è operativo già da qualche tempo all’interno di ICO Industria Cartone Ondulato, azienda con sede a Pianella, in provincia di Pescara, nota nel mondo del packaging in cartone ondulato.

Nato per rispondere all’esigenza dei clienti di avere soluzioni di packaging e POP innovative e differenzianti, ICO_LAB è già valso all’azienda abruzzese importanti riconoscimenti, come il Best Packaging Awards 2022, manifestazione organizzata da Istituto Italiano dell’Imballaggio all’interno di Ipack-Ima, con Closì®, innovativo imballo antimanomissione per l’e-commerce.

“ICO LAB, il nostro laboratorio di idee – spiegano in ICO – nasce per affrontare in modo organizzato e sistematico le richieste di packaging innovativo. Ascoltare i clienti e collaborare per trovare soluzioni funzionali e originali, non solo da impulso al loro business ma fa crescere anche la nostra azienda. In questo modo miglioriamo il nostro processo di approccio alle problematiche di confezionamento, alleniamo la nostra mente al problem-solving, mantenendo sempre alta l’attenzione su sostenibilità ed innovazione.”

Al centro del processo creativo Dall’idea – del cliente, di ICO LAB oppure frutto della loro interazione – al concept; quindi, si passa al design ed alla prototipazione. Nella prima fase c’è massima condivisione tra il laboratorio e il cliente per allinearsi su esigenze, obiettivi ed eventuali criticità. Dopodiché scendono in campo le competenze tecniche su cartone ondulato e grafica, ma anche su sostenibilità e logistica, della squadra ICO_LAB, per raggiungere soluzioni funzionali e di impatto. Il prototipo viene testato e sottoposto a revisione finché non risponde a tutti i requisiti richiesti.

Si arriva così ad una soluzione ottimizzata – in termini anche di esigenze di trasporto, standard di sicurezza e qualità, competitività, sostenibilità ambientale ed economica – pronta per essere immessa sul mercato a sollecitare l’interesse di nuovi target di consumatori.

I plus di ICO LAB

ICO, con una produzione giornaliera di cartone ondulato che si attesta intorno ai 600.000 metri quadrati, ha maturato un know-how di valore durante i suoi 70 anni di esistenza sul mercato, che sarebbe stata impossibile senza la propria forte vocazione innovativa.

Grande protagonista è il cartone, riciclabile e prodotto volendo anche con carta riciclata, all’insegna di un’economia circolare e sostenibile. Un materiale sempre più apprezzato per le sue doti green e per la sua versatilità, che consente di creare soluzioni personalizzabili che vanno dai più comuni imballaggi da trasporto al packaging di design.

L’identità visiva di ICO LAB

Il logo della nuova esperienza ICO è stato studiato per esprimerne anche visivamente le peculiarità. La scritta LAB non invade il logo ICO ma nasce dalla forma che lo racchiude. Le linee rette e squadrate ricordano i tracciati delle fustelle.

Il font scelto per la scritta lab è il DIN: leggero ed elegante anche in bold, rimane ugualmente presente e leggibile in light.

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Parte di un progetto industriale

Il laboratorio, basato su sperimentazione e ricerca applicate e guidato da una squadra di tecnici e creativi, è sostenuto da tecnologie produttive e macchinari di ultima generazione.

Tra le risorse più innovative del settore c’è la Hp-C500 single pass, macchina digitale per la stampa diretta su cartone ondulato, che consente una personalizzazione della grafica con qualità fotografica ad alta risoluzione e la possibilità di utilizzo del dato variabile.

In più, oltre alla valenza di risparmio di impatto ambientale (conseguente al non dover produrre i cliché necessari per la stampa tradizionale -polimeri- che vanno rifatti per ogni variazione della grafica e che infine devono essere smaltiti) caratteristica non indifferente è il miglioramento del time-to-market, non essendoci tempi di attesa tra l’approntamento del file grafico e la possibilità di andare in stampa.

Comunque, tutte le tecnologie di stampa utilizzate in azienda sono compatibili con le direttive MOCA (Materiali e Oggetti a Contatto con Alimenti), ed utilizzano solo inchiostri con base acqua.

Uno sviluppo, quello del laboratorio, in armonia con il piano industriale che ha visto l’aziend nell’ultimo quadriennio, 20 milioni di euro per impianti, tecnologie, infrastrutture e formazione.

Monica Dall’Olio

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